La birra è una bevanda talmente antica che le prime notizie di essa risalgono all’epoca dei babilonesi.
Gli ingredienti tradizionali per ottenere la birra sono il malto, il luppolo e il lievito. Il Malto usato di solito è quello di orzo e di frumento. Altri cereali possono essere aggiunti ma generalmente non sono maltati o sotto forma di fiocchi di mais o di avena.
Una caratteristica importante della birra è la schiuma, che la protegge contro l’azione ossidante dell’ossigeno, e serve quindi a mantenerne più a lungo l'aroma. Quindi la presenza di una schiuma bella stabile è indice di qualità e di freschezza.
Per sentirne il gusto e l’aroma si deve rigorosamente servire a quella temperatura specificamente prevista per ogni singola birra, generalmente compresa tra i 7 e i 12 gradi centigradi.
A differenza della birra industriale, quella artigianale non è pastorizzata, ovvero non subisce il processo di cottura che serve per sterilizzare la birra, e che viene normalmente fatto per garantire una migliore conservazione del prodotto nel tempo.
La suddivisione cromatica della birra, e la conseguente distinzione in bionda, rossa e scura, dipende dalla maggiore o minore tostatura del malto. Ma che sia bionda o scura poco importa... fondamentale è che sia di qualità come quella del birrificio fiorentino Strozzi Machiavelli.
La Wit rientra nei canoni classici delle birre bianche di formazione belga, più precisamente fiamminga. Viene usato il malto Pils ottenuto dall'orzo distico biologico coltivato nei terreni dell’ azienda agricola sulla collina di Marignolle di Firenze aggiungendo al "grist" - la miscela di malti - circa il 24% di frumento non maltato. La luppolatura non è eccessiva, per cui il fattore amaricante non risulta troppo importante, con un IBU (International Bitterness Unit) non superiore a 12, in una scala che per alcuni stili di birra arriva e supera 70.
L'aspetto visivo è di una delicata opalescenza, causata dalle proteine del frumento non maltato che rimangono in sospensione.
Quello che non viene conferito dai luppoli viene invece fornito dalla speziatura, che in questo caso è costituita da semi di coriandolo e soprattutto dalle bucce di arancia amara, che aggiunte negli ultimi minuti della bollitura apportano i tradizionali sentori agrumati.
Ne deriva quindi una birra non troppo alcolica, circa 5 gradi, profumata e citrina, di medio corpo, con giusta frizzantezza ed eccezionalmente beverina, dissetante e adattissima anche alle calde serate estive.
La birra è una bevanda talmente antica che le prime notizie di essa risalgono all’epoca dei babilonesi.
Gli ingredienti tradizionali per ottenere la birra sono il malto, il luppolo e il lievito. Il Malto usato di solito è quello di orzo e di frumento. Altri cereali possono essere aggiunti ma generalmente non sono maltati o sotto forma di fiocchi di mais o di avena.
Una caratteristica importante della birra è la schiuma, che la protegge contro l’azione ossidante dell’ossigeno, e serve quindi a mantenerne più a lungo l'aroma. Quindi la presenza di una schiuma bella stabile è indice di qualità e di freschezza.
Per sentirne il gusto e l’aroma si deve rigorosamente servire a quella temperatura specificamente prevista per ogni singola birra, generalmente compresa tra i 7 e i 12 gradi centigradi.
A differenza della birra industriale, quella artigianale non è pastorizzata, ovvero non subisce il processo di cottura che serve per sterilizzare la birra, e che viene normalmente fatto per garantire una migliore conservazione del prodotto nel tempo.
La suddivisione cromatica della birra, e la conseguente distinzione in bionda, rossa e scura, dipende dalla maggiore o minore tostatura del malto.
Ma che sia bionda o scura poco importa... fondamentale è che sia di qualità come quella del birrificio fiorentino Strozzi Machiavelli.
La Wit rientra nei canoni classici delle birre bianche di formazione belga, più precisamente fiamminga. Viene usato il malto Pils ottenuto dall'orzo distico biologico coltivato nei terreni dell’ azienda agricola sulla collina di Marignolle di Firenze aggiungendo al "grist" - la miscela di malti - circa il 24% di frumento non maltato. La luppolatura non è eccessiva, per cui il fattore amaricante non risulta troppo importante, con un IBU (International Bitterness Unit) non superiore a 12, in una scala che per alcuni stili di birra arriva e supera 70.
L'aspetto visivo è di una delicata opalescenza, causata dalle proteine del frumento non maltato che rimangono in sospensione.
Quello che non viene conferito dai luppoli viene invece fornito dalla speziatura, che in questo caso è costituita da semi di coriandolo e soprattutto dalle bucce di arancia amara, che aggiunte negli ultimi minuti della bollitura apportano i tradizionali sentori agrumati.
Ne deriva quindi una birra non troppo alcolica, circa 5 gradi, profumata e citrina, di medio corpo, con giusta frizzantezza ed eccezionalmente beverina, dissetante e adattissima anche alle calde serate estive.
E’ perfetta come aperitivo ma gradevole anche con primi piatti di pesce o con fritture di verdure. La filosofia dell’azienda Strozzi Macchiavelli è quella di non creare birre "estreme", difficilmente accettabili da un pubblico non abituato a stili e declinazioni di nicchia. La proposta è infatti di prodotti semplici ma che hanno come caratteristica principale l'equilibrio e la qualità delle materie prime come orzo e luppolo anche a Km 0.
La produzione è completamente artigianale, con un impianto adatto a piccoli batches, dove è possibile seguire con attenzione ogni momento del processo produttivo e il risultato si vede…anzi si sente!!
Per ogni informazione visita il sito www.strozzimachiavelli.it