Le mandorle senza aflatossine

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Le mandorle, ottime a colazione, come snack spezza fame o nelle preparazioni di pietanze dolci o salate, hanno sicuramente svariati benefici. Sono ricche di grassi vegetali come acido linoleico,antiossidanti, fibre, vitamine e hanno anche un buon contenuto di proteine.

Non contengono colesterolo, anzi grazie alla sua composizione,il loro consumo aiuta ad abbassare il colesterolo cattivo o LDL. Vari studi hanno dimostrato l’efficacia del consumo quotidiano di 20 – 25 mandorle per controllare i fattori di rischio per le  patologie cardiovascolari. Con il loro alto contenuto di calcio e ferro sono utili per contrastare l’osteoporosi e l’anemia. Utili anche in gravidanza e allattamento. La ricchezza di fosforo, magnesio, potassio e vitamina E e B2 le rende un alimento adatto anche per gli sportivi.

Le mandorle sono quindi un prezioso alleato del nostro organismo e quindi un consumo quotidiano migliora il nostro benessere e la nostra salute.

Particolarmente importante sono le mandorle Siciliane, soprattutto quella di Avola conosciute come Pizzuta di avola, o semplicemente mandorla avola.

In realtà alla famiglia delle mandorle di avola appartengono tre specie: Pizzuta di Avola, Fascionello di Avola e Romana di Avola.  Tutte queste mandorle sono diffuse nell’area della Val di Noto con epicentro in Avola.

Quindi sgusciate, pelate, in farina, in granella, a fette, tostate poco importa. Fondamentale è che siano di qualità e con  il guscio  duro.

Infatti questo non  permette  a batteri e funghi di attaccare il seme all’interno. Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti ,genere Aspergillus, Fusarium, oppure da altre muffe. Sono altamente tossiche e sono ritenute tra le sostanze più cancerogene esistenti. Sono presenti in quantità davvero elevate nella frutta secca di importazione ed in special modo nelle mandorle Californiane. Questo è dovuto senz’altro al clima umido, all’irrigazione forzata, all’utilizzo massiccio di pesticidi. Inoltre il guscio eccessivamente tenero delle mandorle californiane comporta il proliferare di questo fungo che dal guscio trapassa al seme e così arriva sulle nostre tavole. Invece l’uso di tecniche tradizionali di coltivazione, il clima ed il rispetto per la natura ci regalano un frutto dalle caratteristiche eccezionali che oltre ad esser buono è sano e naturale.


 

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